Rishi Sunak, on his visit to California to seal the Aukus pact, identified China as an “epoch-defining challenge” to the world order. This drew a withering response from Beijing, which said Britain was in “inevitable decline after Brexit” and, along with the US and Australia, was “walking down the path of error and danger”. This is the sort of braggadocio we hear from Russia in its response to Western military help for Ukraine. More than 30 years after the end of the Cold War, the world is polarising once more. China is seeking to flex its diplomatic muscles in a way it never used to, other than regionally. President Xi Jinping is about to travel to Moscow to meet Vladimir Putin, after which he may speak to Volodymyr Zelensky, Ukraine’s president. Whether he sees himself as a potential peace broker remains to be seen, but after the Russian military debacle in Ukraine, Beijing has the upper hand in the relationship. When Mr Xi promised to support Putin in his endeavours, he must have anticipated an easy victory for the Russian army. Now China is propping up Russia’s economy by buying its oil and gas at knockdown prices. Mr Xi is also making a diplomatic foray into the Middle East, where Beijing has brokered an unlikely rapprochement between Iran and Saudi Arabia after a four-decade break in relations. China is challenging the world order by redefining it in ways that suit its national interests. Mr Xi wants to forge a Sino-friendly coalition among largely non-aligned nations by offering a commercial alternative to US-led international relations exercised through military power. This poses a threat to Western interests, and Mr Sunak is right to be worried about it.

Rishi Sunak, durante la sua visita in California per suggellare il patto Aukus, ha identificato la Cina come una "sfida epocale" per l'ordine mondiale. Ciò ha suscitato una feroce risposta da parte di Pechino, che ha affermato che la Gran Bretagna era in "inevitabile declino dopo la Brexit" e, insieme a Stati Uniti e Australia, "stava percorrendo la strada dell'errore e del pericolo". Questo è il tipo di millanteria che sentiamo dalla Russia nella sua risposta all'aiuto militare occidentale per l'Ucraina. Più di 30 anni dopo la fine della Guerra Fredda, il mondo si sta nuovamente polarizzando. La Cina sta cercando di mostrare i suoi muscoli diplomatici in un modo che non ha mai fatto prima, se non a livello regionale. Il presidente Xi Jinping sta per recarsi a Mosca per incontrare Vladimir Putin, dopodiché potrebbe parlare con Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina. Resta da vedere se si consideri un potenziale mediatore di pace, ma dopo la debacle militare russa in Ucraina, Pechino ha il sopravvento nella relazione. Quando Xi ha promesso di sostenere Putin nei suoi sforzi, deve aver previsto una facile vittoria per l'esercito russo. Ora la Cina sta sostenendo l'economia russa acquistando petrolio e gas a prezzi stracciati. Xi sta anche facendo un'incursione diplomatica in Medio Oriente, dove Pechino ha mediato un improbabile riavvicinamento tra Iran e Arabia Saudita dopo una rottura di quattro decenni nelle relazioni.La Cina sta sfidando l'ordine mondiale ridefinendolo in modi che si adattano ai suoi interessi nazionali. Xi vuole creare una coalizione favorevole alla Cina tra nazioni in gran parte non allineate offrendo un'alternativa commerciale alle relazioni internazionali guidate dagli Stati Uniti esercitate attraverso il potere militare. Ciò rappresenta una minaccia per gli interessi occidentali e Sunak ha ragione a esserne preoccupato.