The letter’s wording was key: I wrote that I was a father of three, raised in our fair city, who had always admired their street. And that “while we are in no rush to move, we have the funds from our overseas property sale should a vendor wish to sell quickly”. Of the 25 letters, five potential vendors wrote back. Three owners invited my wife and I over for immediate viewings without an agent. Although writing begging letters was a bold move, no homeowner seemed offended. One letter recipient was retired lecturer Sheila Clark. “A day or two later, my two siblings and I also received another letter from someone asking to buy the property,” she tells me five years later. “We were amazed that people were being so proactive in their search for a home.”

La formulazione della lettera era fondamentale: ho scritto che ero un padre di tre figli, cresciuto nella nostra bella città, che aveva sempre ammirato la loro strada. E che "anche se non abbiamo fretta di muoverci, abbiamo i fondi dalla vendita delle nostre proprietà all'estero nel caso in cui un venditore desideri vendere rapidamente". Delle 25 lettere, cinque potenziali venditori hanno risposto. Tre proprietari hanno invitato me e mia moglie per una visione immediata senza un agente. Sebbene scrivere lettere di supplica fosse una mossa coraggiosa, nessun proprietario di casa sembrava offeso. Uno dei destinatari della lettera era la docente in pensione Sheila Clark. "Un giorno o due dopo, io e i miei due fratelli abbiamo ricevuto anche un'altra lettera da qualcuno che chiedeva di acquistare la proprietà", mi racconta cinque anni dopo. “Siamo rimasti stupiti dal fatto che le persone fossero così proattive nella ricerca di una casa”.