In her industry, Allsopp would have been a pariah had she stood up for vulnerable children against the trans mob; look how those brave, big-hearted luvvies shunned the Father Ted comic genius Graham Linehan. Instead, Kirstie complained about the “absolutely staggering lack of humour in this debate” (chemical castration of young males tragically lacking in laughs – who knew?). When a mother replied that her daughter was about to have her healthy breasts removed and she didn’t find it funny, Lady Condescension advised, “Believe me there is a great deal of dark humour in [a mastectomy] and you’d do well to recognise that.” Hang on, that’s odd. When I interviewed Allsopp in 2021, she told me she hated the jaunty trans term “top surgery” because it belied the suffering her mother and sister had gone through. Saying that on telly would have got her cancelled, of course. A point which is in danger of being overlooked amid the understandable relief is that Cass is not the total victory some are claiming; like Hamas, the fanatics have tunnelled deep into our society, hiding in hospitals and schools. On X this week, I asked parents and grandparents for examples of schools teaching harmful “You may be in the wrong body” tripe to ten-year-olds. You’d be horrified by the stories that came back. The Genderbread Person worksheet (“My Gender Identity does not have to match my Expression, and neither of them have to match my body!”) used by one Yorkshire LGBTQ+ centre is typical. Schools have bought in third-party providers to do their RSHE (relationship, sex, health education). Many are trans Trojan horses, run by rainbow-lanyarded activists who seize the chance to drip-feed unscientific gender confusion into impressionable young minds. I’m glad to report that the Safe Schools Alliance has written to the Prime Minister calling for a public inquiry into “regulatory capture in the education sector” and safeguarding failures in schools. But the gender extremists aren’t going to go quietly. Witness the outrageous news this week that Scottish schools are appointing children as “LGBT champions” and are being urged to ask pupils as young as four if they are gay, lesbian or trans. Janine, a schools service volunteer for the NSPCC, told me a refresher course she did had a section on “so-called ‘trans’ children” and that this was a real thing now in primary schools. “There was no acknowledgement that this could be a safeguarding issue, just a directive to use the correct pronouns,” Janine says. “The blind parroting of the thought-terminating cliches angered me so much I couldn’t help but point out that a trans child was as real as a vegan cat; we all know who is making the decisions. That alone should be a warning signal to a charity whose goal is to protect children from harm.” If that pernicious ideology has infiltrated the NSPCC, where on earth are children safe? JK Rowling is right to turn her blazing word wizardry on Kirstie Allsopp; this is no time for platitudes about “grown up debate”, “healing divisions and correcting misunderstandings”. There is no misunderstanding. The war goes on. Expelliarmus!

Nel suo settore, Allsopp sarebbe stata una paria se avesse difeso i bambini vulnerabili contro la folla trans; guarda come quei coraggiosi innamorati dal cuore grande evitavano il genio dei fumetti di padre Ted, Graham Linehan. Invece, Kirstie si è lamentata della “assolutamente sconcertante mancanza di umorismo in questo dibattito” (castrazione chimica di giovani maschi tragicamente privi di risate – chi lo sapeva?). Quando una madre rispose che sua figlia stava per farsi rimuovere il seno sano e non trovò la cosa divertente, Lady Condescension consigliò: "Credimi, c'è molto umorismo nero in [una mastectomia] e faresti bene riconoscerlo”. Aspetta, è strano. Quando ho intervistato Allsopp nel 2021, mi ha detto che odiava il termine trans sbarazzino “chirurgia superiore” perché smentiva la sofferenza che sua madre e sua sorella avevano attraversato. Dirlo in televisione l'avrebbe fatta cancellare, ovviamente. Un punto che rischia di essere trascurato nel comprensibile sollievo è che Cass non è la vittoria totale che alcuni rivendicano; come Hamas, i fanatici si sono insinuati nelle profondità della nostra società, nascondendosi negli ospedali e nelle scuole. Su X questa settimana, ho chiesto a genitori e nonni esempi di scuole che insegnano la dannosa sciocchezza del "potresti essere nel corpo sbagliato" ai bambini di dieci anni. Saresti inorridito dalle storie che tornano indietro.Il foglio di lavoro Genderbread Person (“La mia identità di genere non deve corrispondere alla mia espressione, e nessuno dei due deve corrispondere al mio corpo!”) utilizzato da un centro LGBTQ+ dello Yorkshire è tipico. Le scuole hanno acquistato fornitori terzi per svolgere la loro RSHE (educazione alle relazioni, al sesso, alla salute). Molti sono cavalli di Troia trans, gestiti da attivisti col cordino arcobaleno che colgono l’occasione per instillare una confusione di genere non scientifica in giovani menti impressionabili. Sono lieto di riferire che la Safe Schools Alliance ha scritto al Primo Ministro chiedendo un’indagine pubblica sulla “cattura normativa nel settore dell’istruzione” e sulla salvaguardia dei fallimenti nelle scuole. Ma gli estremisti di genere non se ne andranno in silenzio. Lo testimonia la scandalosa notizia di questa settimana secondo cui le scuole scozzesi stanno nominando i bambini “campioni LGBT” e sono invitate a chiedere agli alunni di quattro anni se sono gay, lesbiche o trans. Janine, una volontaria del servizio scolastico per l'NSPCC, mi ha detto che un corso di aggiornamento che aveva fatto conteneva una sezione sui "cosiddetti bambini" trans "" e che questa era una cosa reale ora nelle scuole primarie. "Non è stato riconosciuto che questo potesse essere un problema di salvaguardia, solo una direttiva per utilizzare i pronomi corretti", afferma Janine.“Il cieco ripetere a pappagallo i cliché che mettono fine al pensiero mi ha fatto arrabbiare così tanto che non ho potuto fare a meno di sottolineare che un bambino trans era reale quanto un gatto vegano; sappiamo tutti chi prende le decisioni. Questo da solo dovrebbe essere un segnale di avvertimento per un ente di beneficenza il cui obiettivo è proteggere i bambini dai pericoli”. Se quell’ideologia perniciosa si è infiltrata nell’NSPCC, dove diavolo sono i bambini al sicuro? JK Rowling ha ragione nel rivolgere la sua sfolgorante magia verbale a Kirstie Allsopp; non è il momento delle banalità sul “dibattito tra gli adulti”, sul “guarigione delle divisioni e sulla correzione delle incomprensioni”. Non c'è nessun malinteso. La guerra continua. Expelliarmus!