We have dumped costs on families with no regard for whether they can afford them and we have failed to plan for the long term. Meanwhile, there is little discernible impact on overall environmental outcomes. Many programmes, such as the switch from petrol to diesel in cars or the use of electric vehicles, have either harmed the environment in other ways or empowered our polluting adversaries elsewhere in the world by making us dependent on imported gas and coal and Chinese solar panels. There are also ludicrous claims that pursuing a net zero agenda will boost the economy and drive growth. This is patently not true and wishful thinking. Additional environmental regulations have already hampered growth. For example, the National Grid estimates a cost of £3 trillion for decarbonising the electricity system. The zealous drive to net zero is undeniably making business less competitive, hitting taxpayers through the cost of additional subsidies and hiking energy bills for consumers and industry alike, all of which is acting as a drag on economic growth. The Climate Change Committee was established by the 2008 Climate Change Act passed by the Labour government, legislation that has not been reversed or reformed by the Conservatives. In our haste to not be seen as on the wrong side of history, we failed to make conservative arguments for environmental improvement – arguments centred on property rights, individual and family endeavours and the free market. Instead, we empowered our ideological opponents and accepted much of their extremist agenda. Britain should aim to be energy independent by 2040 using oil and gas as well as nuclear and renewables. We are in an excellent position to become a net energy exporter, given the amount of sea by which we are surrounded where offshore wind farms can be located, as well as our expertise in nuclear power. The use of North Sea oil and gas is crucial, so there needs to be investment in that too. There also should be fracking in the UK. We are in the ludicrous position of importing fracked gas from the US that has been liquefied to -180˚C but refusing to frack ourselves. Meanwhile, Brits are paying twice as much for their energy as Americans. The number one threat to the environment and our freedom and security is the rise of authoritarian regimes and the decline of democracy. Therefore, we need to cancel failed multilateral structures and work with allies that share our values. We should abolish the Climate Change Act and instead adopt a new Climate Freedom Act that enables rather than dictates technology. We should protect our environment by protecting property rights and allowing enterprise to develop new green technologies. We should call out the green lobby’s brazen anti-capitalist agenda. They are the extremists in today’s politics and should be labelled as such. They say they want to reduce carbon but oppose nuclear power. They say they want less pesticide use but oppose genetic modification. They organise their protests on iPhones, devices that came into existence through free markets. We also have to wrest back control of environmental policy from the legions of bureaucrats. Ultimately, these decisions should be made by politicians who have to answer to the people.

Abbiamo scaricato i costi sulle famiglie senza tener conto se possono permetterseli e non siamo riusciti a pianificare a lungo termine. Nel frattempo, l’impatto sui risultati ambientali complessivi è minimo. Molti programmi, come il passaggio dalla benzina al diesel nelle automobili o l’uso di veicoli elettrici, hanno danneggiato l’ambiente in altri modi o hanno rafforzato i nostri avversari inquinanti in altre parti del mondo, rendendoci dipendenti dal gas e dal carbone importati e dai pannelli solari cinesi. . Ci sono anche affermazioni ridicole secondo cui il perseguimento di un’agenda “net zero” stimolerà l’economia e stimolerà la crescita. Questo è palesemente non vero e un pio desiderio. Ulteriori normative ambientali hanno già ostacolato la crescita. Ad esempio, la National Grid stima un costo di 3 trilioni di sterline per la decarbonizzazione del sistema elettrico. La zelante spinta verso lo zero netto sta innegabilmente rendendo le imprese meno competitive, colpendo i contribuenti attraverso il costo di sussidi aggiuntivi e aumentando le bollette energetiche sia per i consumatori che per l’industria, tutti fattori che agiscono come un freno alla crescita economica. Il Comitato sui cambiamenti climatici è stato istituito dal Climate Change Act del 2008 approvato dal governo laburista, una legislazione che non è stata revocata o riformata dai conservatori.Nella fretta di non essere visti dalla parte sbagliata della storia, non siamo riusciti a sostenere argomentazioni conservatrici a favore del miglioramento ambientale – argomentazioni incentrate sui diritti di proprietà, sugli sforzi individuali e familiari e sul libero mercato. Invece, abbiamo dato potere ai nostri oppositori ideologici e accettato gran parte della loro agenda estremista. La Gran Bretagna dovrebbe mirare a diventare indipendente dal punto di vista energetico entro il 2040 utilizzando petrolio e gas, nonché nucleare e energie rinnovabili. Siamo in una posizione eccellente per diventare un esportatore netto di energia, data la quantità di mare che ci circonda e dove possono essere ubicati i parchi eolici offshore, nonché la nostra esperienza nel settore dell’energia nucleare. L’utilizzo del petrolio e del gas del Mare del Nord è fondamentale, quindi è necessario investire anche in questo. Dovrebbe esserci il fracking anche nel Regno Unito. Ci troviamo nella ridicola posizione di importare gas fratturato dagli Stati Uniti che è stato liquefatto a -180°C ma rifiutandoci di fratturarci noi stessi. Nel frattempo, gli inglesi pagano per la loro energia il doppio degli americani. La minaccia numero uno per l’ambiente, la nostra libertà e sicurezza è l’ascesa di regimi autoritari e il declino della democrazia. Pertanto, dobbiamo cancellare le strutture multilaterali fallite e lavorare con alleati che condividono i nostri valori. Dovremmo abolire il Climate Change Act e adottare invece un nuovo Climate Freedom Act che consenta anziché dettare la tecnologia. Dovremmo proteggere il nostro ambiente proteggendo i diritti di proprietà e consentendo alle imprese di sviluppare nuove tecnologie verdi.Dovremmo denunciare la sfacciata agenda anticapitalista della lobby verde. Sono loro gli estremisti nella politica odierna e dovrebbero essere etichettati come tali. Dicono di voler ridurre le emissioni di carbonio ma si oppongono all’energia nucleare. Dicono di volere meno uso di pesticidi ma si oppongono alla modificazione genetica. Organizzano le loro proteste sugli iPhone, dispositivi nati attraverso il libero mercato. Dobbiamo anche strappare il controllo della politica ambientale alle legioni di burocrati. In definitiva, queste decisioni dovrebbero essere prese dai politici che devono rispondere alla gente.