When the sum total of all this protest voting inevitably results in two red lines on the political pregnancy test come October or November, Conservatives are going to realise they have given birth to a monster. A term of Labour will leave us with the kind of unruly brat even Supernanny would struggle to put on the naughty step. Forget Doctor Spock – this enfant terrible would rather stick its fingers in its ears than listen to reason. Or perhaps it will be like living with Kevin the Teenager – but a 21st-century version, complete with pronouns, protests and neverending requests for more pocket money. When they are not being pushed around on the world stage by Donald Trump, they will be desperately trying to ingratiate themselves with the “grown-ups” in the Civil Service, the Treasury, the EU, the international courts and all the other establishments where officials seem to think they know better than everyone else. If that wasn’t bad enough, they will be joined by a Cabinet that will flip-flop so much on policy that even a tranquillizer won’t touch the sides. Worried about the cost of living? Don’t worry, Ed Miliband of bacon sandwich fame will be there to splurge your hard-earned cash on Greta Thunberg’s Christmas list. Concerned about immigration? Never fear, Yvette Cooper will be on here to secure returns deals with the Taliban, Bashar al-Assad and Ali Khamenei. That’s of course when she’s finished tearing up the Illegal Migration Act and Rwanda deal – even if it ends up stopping the boats. She’ll “smash” the smuggling gangs, but only once she’s finished explaining that there are no economic migrants under Labour, only “people fleeing persecution”. And since their chums at the Office for Budget Responsibility have already factored in a legal migration rate of 350,000 for the next five years, there’s nothing Labour can really do about it, right? Want a cap on the numbers? Forget it. This is the party who inherited net migration of around 60,000 in the 25 years to 1997 and set us on a course which saw it multiply by 100, to 6 million, over the next 25 years. Those running their own businesses will be able to rely on Labour’s “New Deal for Workers” to overhaul what one of their many union paymasters have erroneously described as “one of the worst sets of employment rights in Europe”. That’s when they are not too busy pandering to striking workers, renationalising the railways and taxing until the pips squeak anyone who creates any wealth in this country.

Quando la somma totale di tutto questo voto di protesta si tradurrà inevitabilmente in due linee rosse sul test di gravidanza politico a ottobre o novembre, i conservatori si renderanno conto di aver dato alla luce un mostro. Un periodo di lavoro ci lascerà con il tipo di monello ribelle che persino la Supertata farebbe fatica a fare il passo cattivo. Dimenticate il dottor Spock: questo enfant terribile preferirebbe ficcarsi le dita nelle orecchie piuttosto che ascoltare ragioni. O forse sarà come vivere con Kevin the Teenager – ma in una versione del 21° secolo, con tanto di pronomi, proteste e infinite richieste di ulteriore paghetta. Quando non saranno spinti sulla scena mondiale da Donald Trump, cercheranno disperatamente di ingraziarsi gli “adulti” nella funzione pubblica, nel Ministero del Tesoro, nell’UE, nei tribunali internazionali e in tutte le altre istituzioni in cui i funzionari sembrano pensare di saperlo meglio di chiunque altro. Come se ciò non bastasse, a loro si unirà un governo che cambierà così tanto la politica che nemmeno un tranquillante riuscirà a toccare i lati. Preoccupato per il costo della vita? Non preoccuparti, Ed Miliband, famoso per i panini al bacon, sarà lì per spendere i tuoi sudati guadagni nella lista di Natale di Greta Thunberg. Preoccupato per l'immigrazione? Niente paura, Yvette Cooper sarà qui per garantire accordi di rimpatrio con i talebani, Bashar al-Assad e Ali Khamenei.Questo ovviamente avviene quando avrà finito di stracciare la legge sull’immigrazione illegale e l’accordo con il Ruanda – anche se questo finirà per fermare le barche. Lei “distruggerà” le bande di trafficanti, ma solo dopo aver finito di spiegare che non ci sono migranti economici sotto il Labour, solo “persone in fuga dalle persecuzioni”. E dal momento che i loro amici dell’Office for Budget Responsibility hanno già preso in considerazione un tasso di migrazione legale di 350.000 persone per i prossimi cinque anni, non c’è nulla che i laburisti possano davvero fare al riguardo, giusto? Vuoi un limite ai numeri? Lasci perdere. Questo è il partito che ha ereditato un saldo migratorio di circa 60.000 persone nei 25 anni fino al 1997 e ci ha avviato su un percorso che lo ha visto moltiplicarsi per 100, fino a 6 milioni, nei successivi 25 anni. Coloro che gestiscono le proprie attività potranno fare affidamento sul “New Deal per i lavoratori” del Labour per rivedere quello che uno dei loro numerosi sindacalisti ha erroneamente descritto come “uno dei peggiori sistemi di diritti del lavoro in Europa”. Questo è il momento in cui non sono troppo occupati ad assecondare gli scioperi dei lavoratori, a rinazionalizzare le ferrovie e a tassare finché non scricchiolano i semi di chiunque crei ricchezza in questo paese.