Drive a car? You can look forward to per-mile road charging unless you are willing to drive an electric vehicle – but don’t bank on there being anywhere to charge it. Hoping for an end to the culture wars? Rest assured that Labour’s “rising stars” Wes Streeting and Shabana Mahmood have finally decided that trans women are not women, after all. They might not get it right, folks, but at least they get it last. It doesn’t help, by the way, to take comfort in this idea that Starmer may only win a small majority. A small majority may leave him in hock to the hard-Left loons and pro-Palestinian fanatics, making the prospect of his fruitcake administration look even nuttier. And when the polling guru Professor John Curtice points out that “these are decent but not earth shattering results” for Labour, we should really be worried. As the nation’s leading psephologist pointed out: “It’s still the case that Labour are not heading for the kind of really dramatic local election performances that they managed to achieve under Tony Blair before the 1997 general election.” This is because the Labour leader doesn’t just lack Blair’s personality but also his moderate politics. Unlike his Thatcherite predecessor, who won two terms in office precisely because he wasn’t an anorak-wearing pinko, Starmer has described himself as a “red-green” socialist. This is a man who has suggested in the past that trade unions should have had control over the “industry and community”. A regular contributor Socialist Lawyer, he once declared that “Karl Marx was, of course, right”. He may have subsequently tried to pretend he doesn’t have these tendencies by banging on about patriotism and the St George flag – but we saw his true colours during the pandemic, when he was advocating for ever more draconian lockdown measures. He’s not some cuddly Blairite (should such a thing exist), he’s a wolf in sheep’s clothing. Tories need only look at Wales, Birmingham, and indeed London to see how badly these sorts of virtue-signalling Lefties run things. And Labour won’t be inheriting a golden economic legacy, either. When Blair came into power, inflation was at 2.6 per cent, unemployment was at 1.6 million and falling and the economy had grown for almost 20 consecutive quarters. We are now confronting the reality of a big spending Labour government – with no money. That can only mean higher taxes. It’s going to be carnage... of Conservative making.

Guidare una macchina? Puoi aspettarti la ricarica stradale per miglio a meno che tu non sia disposto a guidare un veicolo elettrico, ma non contare sul fatto che ci sia un posto dove ricaricarlo. Speri nella fine delle guerre culturali? Siate certi che le “stelle nascenti” del Labour, Wes Streeting e Shabana Mahmood, hanno finalmente deciso che, dopo tutto, le donne trans non sono donne. Potrebbero non farlo bene, gente, ma almeno lo capiscono per ultimi. Non aiuta, tra l’altro, trarre conforto dall’idea che Starmer possa ottenere solo una piccola maggioranza. Una piccola maggioranza potrebbe lasciarlo in debito con i fanatici dell’estrema sinistra e con i fanatici filo-palestinesi, facendo sembrare ancora più folle la prospettiva di una sua amministrazione fruttuosa. E quando il guru dei sondaggi, il professor John Curtice, sottolinea che “questi sono risultati discreti ma non sconvolgenti” per il Labour, dovremmo davvero preoccuparci. Come ha sottolineato il principale psefologo della nazione: “È ancora vero che i laburisti non si stanno dirigendo verso il tipo di risultati elettorali locali davvero drammatici che sono riusciti a ottenere sotto Tony Blair prima delle elezioni generali del 1997”. Questo perché al leader laburista non manca solo la personalità di Blair, ma anche la sua politica moderata.A differenza del suo predecessore thatcheriano, che vinse due mandati proprio perché non era un mignolo con la giacca a vento, Starmer si è descritto come un socialista “rosso-verde”. Si tratta di un uomo che in passato ha suggerito che i sindacati avrebbero dovuto avere il controllo “sull’industria e sulla comunità”. Collaboratore abituale, avvocato socialista, una volta dichiarò che "Karl Marx aveva, ovviamente, ragione". Successivamente potrebbe aver provato a fingere di non avere queste tendenze inneggiando al patriottismo e alla bandiera di San Giorgio, ma abbiamo visto il suo vero volto durante la pandemia, quando sosteneva misure di blocco sempre più draconiane. Non è un tenero Blairite (se una cosa del genere esistesse), è un lupo travestito da agnello. Ai conservatori basta guardare il Galles, Birmingham e Londra per vedere quanto male gestiscono le cose questi tipi di segnali di virtù da parte dei mancini. E il Labour non erediterà nemmeno un’eredità economica d’oro. Quando Blair salì al potere, l’inflazione era al 2,6%, la disoccupazione era a 1,6 milioni ed era in calo e l’economia era cresciuta per quasi 20 trimestri consecutivi. Ora ci troviamo di fronte alla realtà di un governo laburista che spende molto – senza soldi. Ciò può solo significare tasse più alte. Sarà una carneficina... di produzione conservatrice.