Israel’s clinically-executed assassination of Hamas chief Ismail Haniyeh in Tehran has not only inflicted a national humiliation upon Iran. It highlights the central role the country’s terrorist network is playing in causing widespread instability throughout the Middle East. Haniyeh was the Hamas political figurehead who famously celebrated the terror group’s barbaric attack against Israel on October 7 by joining other Hamas officials in offering prayers of thanks to God. Having served numerous terms of imprisonment in Israeli prisons on terrorism charges, Haniyeh relocated to Qatar in 2016 to avoid assassination by the Israelis. It was from his base in the Qatari capital Doha that, together with Iran, he helped to facilitate the construction of Hamas’s extensive underground terrorist infrastructure in Gaza that ultimately enabled the group to launch its devastating assault. Iran has tried to play down its involvement in the October 7 attacks, even though the hundreds of millions it donated to Hamas was, together with Qatar’s munificent funding, instrumental in developing Hamas’s terrorist capabilities. The ayatollahs complained that they had no foreknowledge of the attack, despite their Revolutionary Guard organisation providing crucial intelligence on Israel’s military dispositions prior to launching the assault. Indeed, Haniyeh’s presence in Tehran – where Israel carried out its daring assassination operation – shows just how closely involved the Iranians are in supporting Hamas’s bitter terrorist campaign against Israel.
L’assassinio clinicamente eseguito da parte di Israele del capo di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran non ha solo inflitto un’umiliazione nazionale all’Iran. Evidenzia il ruolo centrale che la rete terroristica del paese sta giocando nel causare una diffusa instabilità in tutto il Medio Oriente. Haniyeh è stato il leader politico di Hamas che ha celebrato il barbaro attacco del gruppo terroristico contro Israele il 7 ottobre unendosi ad altri funzionari di Hamas nell’offrire preghiere di ringraziamento a Dio. Dopo aver scontato numerose pene detentive nelle carceri israeliane con l’accusa di terrorismo, Haniyeh si è trasferita in Qatar nel 2016 per evitare l’assassinio da parte degli israeliani. È stato dalla sua base nella capitale del Qatar Doha che, insieme all’Iran, ha contribuito a facilitare la costruzione della vasta infrastruttura terroristica sotterranea di Hamas a Gaza che alla fine ha permesso al gruppo di lanciare il suo devastante assalto. L’Iran ha cercato di minimizzare il suo coinvolgimento negli attacchi del 7 ottobre, anche se le centinaia di milioni donati a Hamas sono stati, insieme ai generosi finanziamenti del Qatar, determinanti nello sviluppo delle capacità terroristiche di Hamas. Gli ayatollah si sono lamentati di non essere stati a conoscenza dell’attacco, nonostante la loro organizzazione della Guardia Rivoluzionaria fornisse informazioni cruciali sulle disposizioni militari di Israele prima di lanciare l’assalto.In effetti, la presenza di Haniyeh a Teheran – dove Israele ha portato a termine la sua audace operazione di assassinio – dimostra quanto gli iraniani siano strettamente coinvolti nel sostenere l’aspra campagna terroristica di Hamas contro Israele.
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