Dr Hilary Cass said the “toxic” transgender debate made the work of her review harder, write Michael Searles and Laura Donnelly. The paediatric consultant said the report, which she has been working on for four years, resulted in her being “criticised” by all sides of the debate for considering the other’s viewpoint. Dr Cass said the “toxicity of the debate is exceptional” in the foreword of the long-awaited report. She said there were “few other areas of healthcare where professionals are so afraid to openly discuss their views, where people are vilified on social media, and where name-calling echoes the worst bullying behaviour”. Dr Cass, the former president of the Royal College of Paediatrics and Child Health, began her review into children’s transgender health services in January 2020. Her final report, published more than four years later, came with a plea for the toxic debate to come to end. “This must stop,” she said. “Despite the best intentions of everyone with a stake in this complex issue, the toxicity of the debate is exceptional,” she wrote. “I have faced criticism for engaging with groups and individuals who take a social justice approach and advocate for gender affirmation, and have equally been criticised for involving groups and individuals who urge more caution.” She said the “polarisation and stifling of debate do nothing to help the young people caught in the middle of a stormy social discourse”. She also said the toxicity around the subject would “hamper the research that is essential to finding the best way of supporting” those affected. An underlying theme of the Cass review is the vast amount of missing evidence available from which to draw any conclusions, including the use of powerful puberty blocking drugs and other hormone treatments, as well as social transitioning – where children are allowed to use the pronouns of their preferred gender, dress accordingly, and choose which facilities such as toilets and changing rooms to use –- and other interventions. “This is an area of remarkably weak evidence, and yet results of studies are exaggerated or misrepresented by people on all sides of the debate to support their viewpoint,” she said. “The reality is that we have no good evidence on the long-term outcomes of interventions to manage gender related distress.” Writing for the BMJ she concludes: “Gender medicine for children and young people is built on shaky foundations”.

La dottoressa Hilary Cass ha affermato che il dibattito “tossico” sui transgender ha reso più difficile il lavoro della sua revisione, scrivono Michael Searles e Laura Donnelly. La consulente pediatrica ha affermato che il rapporto, su cui ha lavorato per quattro anni, l’ha portata a essere “criticata” da tutte le parti del dibattito per aver considerato il punto di vista dell’altro. Il dottor Cass ha affermato che “la tossicità del dibattito è eccezionale” nella prefazione del tanto atteso rapporto. Ha detto che ci sono “poche altre aree dell’assistenza sanitaria in cui i professionisti hanno così paura di discutere apertamente le loro opinioni, dove le persone vengono diffamate sui social media e dove gli insulti fanno eco al peggior comportamento di bullismo”. La dottoressa Cass, ex presidente del Royal College of Paediatrics and Child Health, ha iniziato la sua analisi sui servizi sanitari per i bambini transgender nel gennaio 2020. Il suo rapporto finale, pubblicato più di quattro anni dopo, è arrivato con un appello affinché il dibattito tossico si concludesse. FINE. “Tutto questo deve finire”, ha detto. “Nonostante le migliori intenzioni di tutti coloro che hanno un interesse in questa complessa questione, la tossicità del dibattito è eccezionale”, ha scritto.“Ho dovuto affrontare critiche per aver collaborato con gruppi e individui che adottano un approccio di giustizia sociale e sostengono l’affermazione di genere, e sono stata ugualmente criticata per aver coinvolto gruppi e individui che sollecitano maggiore cautela”. Secondo lei “la polarizzazione e il soffocamento del dibattito non aiutano i giovani intrappolati nel mezzo di un discorso sociale tempestoso”. Ha anche affermato che la tossicità sull’argomento “ostacolerebbe la ricerca essenziale per trovare il modo migliore di sostenere” le persone colpite. Un tema di fondo della revisione Cass è la grande quantità di prove mancanti disponibili da cui trarre conclusioni, compreso l’uso di potenti farmaci che bloccano la pubertà e altri trattamenti ormonali, così come la transizione sociale – dove ai bambini è consentito usare i pronomi di il loro genere preferito, vestirsi di conseguenza e scegliere quali strutture come servizi igienici e spogliatoi utilizzare – e altri interventi. "Si tratta di un'area in cui le prove sono notevolmente deboli, eppure i risultati degli studi sono esagerati o travisati da persone su tutti i fronti del dibattito per sostenere il loro punto di vista", ha affermato.“La realtà è che non abbiamo prove concrete sui risultati a lungo termine degli interventi per gestire il disagio legato al genere”. Scrivendo per il BMJ conclude: “La medicina di genere per i bambini e i giovani è costruita su fondamenta traballanti”.