Israel is preparing to launch an invasion of Lebanon because it says it wants to restore security to Israeli communities living in the north, which were displaced because of constant incoming rocket fire from Hezbollah. Why is Israel set to invade Lebanon? The invasion could be an attempt to simply clear southern Lebanon of Hezbollah fighters and positions, in order to restore calm to northern Israel and allow residents to return. Israeli soldiers may immediately withdraw after completing their missions in southern Lebanon, as some US officials hinted in comments to The Washington Post. But for Benjamin Netanyahu, Israel’s prime minister, this could be part of a wider plan to fully invade Lebanon and remove Hezbollah from power entirely, rather than just kill its members in the south. In that scenario, it is unclear whether Israel plans to occupy southern Lebanon, create a demilitarised zone, or simply leave the area completely after completing their objectives. What triggered the war? Israel has massively ramped up the pressure on Hezbollah in recent weeks, setting off a wave of sabotage explosions in pagers carried by Hezbollah members, which injured more than 3,000 people. Israeli air strikes on Lebanon also intensified, culminating in an attack on Beirut that killed Hassan Nasrallah, the leader of Hezbollah. What is Hezbollah? Hezbollah, which means “Party of God”, is a radical, Shia paramilitary group based in Lebanon. It is politically and financially supported by Iran, and has been described as the most heavily armed non-state actor worldwide. Nasrallah had previously claimed that the group has more than 100,000 trained fighters, though it is thought that the true figure is around 20,000 to 50,000. What happens next? It is unclear what happens next. Israel will inevitably face pressure from the United States to keep the scale of the invasion to a minimum. However, there are growing doubts over whether Mr Netanyahu considers the views of the Biden administration in his decision-making.

Israele si sta preparando a lanciare un’invasione del Libano perché afferma di voler ripristinare la sicurezza delle comunità israeliane che vivono nel nord, che sono state sfollate a causa del costante lancio di razzi da parte di Hezbollah. Perché Israele è pronto a invadere il Libano? L’invasione potrebbe essere un tentativo di ripulire semplicemente il Libano meridionale dai combattenti e dalle posizioni di Hezbollah, al fine di riportare la calma nel nord di Israele e consentire ai residenti di tornare. I soldati israeliani potrebbero ritirarsi immediatamente dopo aver completato le loro missioni nel sud del Libano, come hanno accennato alcuni funzionari statunitensi nei commenti al Washington Post. Ma per Benjamin Netanyahu, il primo ministro israeliano, questo potrebbe essere parte di un piano più ampio per invadere completamente il Libano e rimuovere completamente Hezbollah dal potere, piuttosto che limitarsi a uccidere i suoi membri nel sud. In questo scenario, non è chiaro se Israele intenda occupare il Libano meridionale, creare una zona smilitarizzata o semplicemente abbandonare completamente l’area dopo aver completato i propri obiettivi. Cosa ha scatenato la guerra? Nelle ultime settimane Israele ha intensificato enormemente la pressione su Hezbollah, scatenando un’ondata di esplosioni di sabotaggio nei cercapersone trasportati dai membri di Hezbollah, che hanno ferito più di 3.000 persone. Anche gli attacchi aerei israeliani sul Libano si sono intensificati, culminando in un attacco a Beirut che ha ucciso Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah. Cos’è Hezbollah?Hezbollah, che significa “Partito di Dio”, è un gruppo paramilitare sciita radicale con sede in Libano. È sostenuto politicamente e finanziariamente dall’Iran ed è stato descritto come l’attore non statale più pesantemente armato al mondo. Nasrallah aveva precedentemente affermato che il gruppo conta più di 100.000 combattenti addestrati, anche se si ritiene che la cifra reale sia compresa tra 20.000 e 50.000. Cosa succede dopo? Non è chiaro cosa accadrà dopo. Israele dovrà inevitabilmente affrontare la pressione degli Stati Uniti per mantenere al minimo la portata dell’invasione. Tuttavia, vi sono crescenti dubbi sul fatto che Netanyahu tenga conto delle opinioni dell’amministrazione Biden nel suo processo decisionale.