Two famous victims of the volcanic eruption that devastated Pompeii 2,000 years ago, long thought to be women and dubbed the “Two Maidens”, may have in fact been a heterosexual couple, DNA studies have revealed. Locked in an eternal embrace after the ancient Roman town was hit by suffocating clouds of ash and volcanic debris, the couple are among the most well-known victims of the disaster. However, new tests have revealed that far from being sisters or perhaps a mother and daughter, at least one of the “Two Maidens” was a man. Experts say they could have been lovers – although that will be impossible to definitively prove. The discovery that one of the two victims was a man “excludes the possibility that the pair were sisters or a mother and daughter”, scientists from Harvard and the University of Florence said. The fresh analysis of 14 adults and children who died when Mt Vesuvius smothered Pompeii in AD79 has upended long-held assumptions about who they were and how they were related to each other. A huddled group of two adults and two small children were thought to have been a family fleeing for their lives. Discovered in 1979, one of the adults wore a golden bracelet and was believed to be a mother with her child on her lap. But DNA evidence now reveals that the “mother” was a man who was unrelated to the child. In fact, none of the four people in the group were related.

Due famose vittime dell'eruzione vulcanica che devastò Pompei 2.000 anni fa, a lungo ritenute donne e soprannominate le "Due Fanciulle", potrebbero in realtà essere una coppia eterosessuale, hanno rivelato studi sul DNA. Stretti in un abbraccio eterno dopo che l'antica città romana fu colpita da soffocanti nubi di cenere e detriti vulcanici, la coppia è tra le vittime più note del disastro. Tuttavia, nuovi test hanno rivelato che, lungi dall’essere sorelle o forse madre e figlia, almeno una delle “Due Fanciulle” era un uomo. Gli esperti dicono che avrebbero potuto essere amanti, anche se sarà impossibile dimostrarlo in modo definitivo. La scoperta che una delle due vittime era un uomo "esclude la possibilità che si trattasse di sorelle o di madre e figlia", hanno detto gli scienziati di Harvard e dell'Università di Firenze. La nuova analisi di 14 adulti e bambini che morirono quando il Vesuvio soffocò Pompei nel 79 d.C. ha ribaltato le ipotesi di lunga data su chi fossero e come fossero legati tra loro. Si pensava che un gruppo rannicchiato di due adulti e due bambini piccoli fosse una famiglia in fuga per salvarsi la vita. Scoperto nel 1979, uno degli adulti indossava un braccialetto d'oro e si credeva fosse una madre con il suo bambino in grembo. Ma le prove del DNA ora rivelano che la “madre” era un uomo estraneo al bambino. In effetti, nessuna delle quattro persone del gruppo era imparentata.