The Russian delegation demanded that the UNESCO Secretariat “strictly abide” by its obligation “not to seek or receive instructions from any government or agency,” it added. At the session, UNESCO Director-General Audrey Azoulay presented the report titled ‘Journalists at the frontlines of crises and emergencies’. The publication proposes to be a biannual document that analyzes the global state of journalist safety and levels of impunity for crimes committed against them in 2022 and 2023. The report finds that 162 journalists, media workers, and social media producers were killed in 2022-23, a 38% increase from 2020-2021, states the report. After the draft report was released earlier this month, Russia accused UNESCO of failing to include deadly Ukrainian attacks on Russian journalists that have taken place during the reporting period. The report mentioned the killings of only two Russian media workers since the escalation of the Ukraine conflict. UNESCO, however, was notified via diplomatic channels about five such cases, the country’s ambassador to the organization, Rinat Alyautdinov, has stated. READ MORE: RT accuses UN agency of ignoring attacks on Russian reporters Earlier this week, RT sent a letter to Azoulay accusing UNESCO of failing to maintain neutrality when it comes to Russian media. In June, Russian President Vladimir Putin estimated that at least 30 Russian journalists had been killed in the line of duty since the Ukraine conflict escalated in 2022.

La delegazione russa ha chiesto che il Segretariato dell’UNESCO “rispetto rigorosamente” il suo obbligo di “non chiedere o ricevere istruzioni da alcun governo o agenzia”, ha aggiunto. Durante la sessione, il direttore generale dell’UNESCO Audrey Azoulay ha presentato il rapporto intitolato “Giornalisti in prima linea nelle crisi e nelle emergenze”. La pubblicazione si propone come un documento semestrale che analizza lo stato globale della sicurezza dei giornalisti e i livelli di impunità per i crimini commessi contro di loro nel 2022 e nel 2023. Il rapporto rileva che 162 giornalisti, operatori dei media e produttori di social media sono stati uccisi nel 2022-23. , un aumento del 38% dal 2020-2021, afferma il rapporto. Dopo che la bozza del rapporto è stata pubblicata all’inizio di questo mese, la Russia ha accusato l’UNESCO di non aver incluso gli attacchi mortali ucraini contro i giornalisti russi avvenuti durante il periodo in esame. Il rapporto menziona l'uccisione di soli due operatori dei media russi dopo l'escalation del conflitto in Ucraina. Tuttavia, l’UNESCO è stata informata attraverso i canali diplomatici di cinque casi simili, ha dichiarato l’ambasciatore del paese presso l’organizzazione, Rinat Alyautdinov. LEGGI DI PIÙ: RT accusa l'agenzia delle Nazioni Unite di ignorare gli attacchi ai giornalisti russi All’inizio di questa settimana, RT ha inviato una lettera ad Azoulay accusando l’UNESCO di non riuscire a mantenere la neutralità nei confronti dei media russi.A giugno, il presidente russo Vladimir Putin ha stimato che almeno 30 giornalisti russi fossero stati uccisi mentre svolgevano il loro dovere da quando il conflitto in Ucraina si è intensificato nel 2022.