Less than two weeks before the Cop29 climate summit, there was an announcement in South Africa that generated little heat and still less light. The state power company Eskom pledged to slash emissions across its coal-fired power stations in order to secure £2 billion in climate finance. This may have come as some relief to those living near its 14 ageing plants, where asthma rates are almost 42 times higher than even China’s (which has an atrocious record of air pollution). But one man who is unlikely to hold his breath is former Eskom chief executive André de Ruyter, who last year said as his parting shot that the company loses over £44 million a month to corruption. Yet South Africa is one of the world’s largest recipients of climate-change finance from hydra-headed global climate funds designed to guarantee a zero-carbon future.

Meno di due settimane prima del vertice sul clima Cop29, in Sud Africa c’è stato un annuncio che ha generato poco calore e ancora meno luce. La compagnia elettrica statale Eskom si è impegnata a ridurre le emissioni delle sue centrali elettriche a carbone per garantire 2 miliardi di sterline in finanziamenti per il clima. Ciò potrebbe essere stato un sollievo per coloro che vivono vicino ai suoi 14 stabilimenti ormai obsoleti, dove i tassi di asma sono quasi 42 volte superiori anche a quelli della Cina (che ha un record atroce di inquinamento atmosferico). Ma un uomo che difficilmente tratterrà il fiato è l’ex amministratore delegato di Eskom André de Ruyter, che l’anno scorso ha dichiarato come frase d’addio che la società perde oltre 44 milioni di sterline al mese a causa della corruzione. Eppure il Sudafrica è uno dei maggiori beneficiari al mondo di finanziamenti per il cambiamento climatico da parte dei fondi climatici globali diretti dall’idra, progettati per garantire un futuro a zero emissioni di carbonio.