Even Mr Yoon’s party were dismayed; his lawmakers said the presidential office had never warned them about a martial law announcement. Still – as Ms Jung found out – getting inside the National Assembly itself would prove easier said than done, with South Korea’s special forces storming the parliament building and attempting to block the entrance. Politicians’ aides pushed back – once inside, photos show opposition party staff creating their own ad-hoc barricade with the building’s beige sofas and wooden coffee tables, to allow the assembled MPs to vote down the martial measures. Remarkably, 190 of 300 MPs had made it, well above the 150 needed to vote down martial law.

Anche il partito del signor Yoon era sgomento; i suoi legislatori hanno detto che l'ufficio presidenziale non li aveva mai avvertiti dell'annuncio della legge marziale. Tuttavia, come ha scoperto la signora Jung, entrare nell’Assemblea nazionale stessa si sarebbe rivelato più facile a dirsi che a farsi, con le forze speciali della Corea del Sud che avrebbero preso d’assalto l’edificio del parlamento e tentato di bloccare l’ingresso. Gli aiutanti dei politici vengono respinti: una volta dentro, le foto mostrano il personale del partito di opposizione che crea la propria barricata ad hoc con i divani beige e i tavolini in legno dell’edificio, per consentire ai parlamentari riuniti di votare contro le misure marziali. Sorprendentemente, 190 parlamentari su 300 ce l’hanno fatta, ben al di sopra dei 150 necessari per votare contro la legge marziale.