A Florida mother was forced to pull her daughter out of school after she says teachers convinced her child she was transgender. January Littlejohn addressed crowds gathered outside the Supreme Court this week in a speech focusing on her daughter’s experience of gender dysphoria. Hundreds of protesters had gathered outside the court’s marble steps as the justices heard arguments about whether to block a law in Tennessee banning minors from accessing puberty blockers and hormone therapy. Speaking to The Telegraph, the 47-year-old said teachers and medical professionals had allegedly suggested she was “harming” her daughter, who was 13 at the time, by refusing to affirm her gender identity. “I was watching my child deteriorate, continue to disassociate and grow to hate her developing body, and I was watching teachers from her school cheer her on and celebrate this new identity,” she said. “It felt like we were in the twilight zone. She was very cavalierly talking about getting top surgery aged 13 and taking puberty blockers in the way most people would talk about having their nose pierced or getting a tattoo. “It felt like me and my husband were the only ones trying to stop her from making this irreversible decision.”

Una madre della Florida è stata costretta a ritirare la figlia da scuola dopo aver affermato che gli insegnanti avevano convinto sua figlia che fosse transgender. January Littlejohn si è rivolta alla folla riunita davanti alla Corte Suprema questa settimana in un discorso incentrato sull'esperienza di disforia di genere di sua figlia. Centinaia di manifestanti si erano radunati fuori dai gradini di marmo del tribunale mentre i giudici ascoltavano discussioni sull’opportunità di bloccare una legge nel Tennessee che vieta ai minori l’accesso ai bloccanti della pubertà e alla terapia ormonale. Parlando al Telegraph, la 47enne ha detto che insegnanti e professionisti medici avrebbero suggerito che stesse "facendo del male" a sua figlia, che all'epoca aveva 13 anni, rifiutandosi di affermare la sua identità di genere. "Guardavo mia figlia deteriorarsi, continuare a dissociarsi e crescere fino a odiare il suo corpo in via di sviluppo, e guardavo gli insegnanti della sua scuola incoraggiarla e celebrare questa nuova identità", ha detto. “Sembrava come se fossimo ai confini della realtà. Stava parlando in modo molto sprezzante di sottoporsi a un intervento chirurgico chirurgico all'età di 13 anni e di assumere bloccanti della pubertà nel modo in cui la maggior parte delle persone parlerebbe di farsi un piercing al naso o di farsi un tatuaggio. "Sembrava che io e mio marito fossimo gli unici a cercare di impedirle di prendere questa decisione irreversibile."