I felt like a hunted criminal – perhaps the child-killer played by Peter Lorre in the film M (1931). I had got off the Underground at Green Park to buy a few things at Marks & Spencer, and then of course I wanted to go to the lavatory. I was surprised and delighted to find the public lavatories at the station still open at 8pm, or rather a sign on the locked Gents saying: “Please use the Ladies.” This was a big taboo to violate, rather like being invited to tuck into a corpse for dinner. It is not exactly a sexual thing. After all, I use the same lavatory as women at home without a thought. It must be something to do with “gender roles”. In my lifetime, little boys played Cowboys and Indians, shooting revolvers to kill Indians, who shot arrows to kill the Cowboys. Little girls played at dollies’ tea parties. This was undoubtedly reinforced socially as a preparation for marriage and living happily ever after. Anyway, I tiptoed confidently into the Ladies, grateful that cubicles hid any observers. It was cleaner and less smelly than the Gents. No alarm was raised, but I was surely right to be fearful, for the woman customers probably didn’t realise they’d been invited to share. And maybe the notice on the door of the Gents was a practical joke. But in the absence of hospitable Ladies, where am I supposed to go? The BBC recently reported that in Wales people stay at home for fear of not finding a public lavatory. Blaenau Gwent provided none. Bridgend provided 26, but 23 of them were “temporarily closed”. Where Wales leads, can Westminster be far behind? My usual recourse is to a pub. Pub manners demand that you buy a drink if using the loo. But drinks have become so expensive – pounds for a tonic water – and sometimes bar staff are busily engaged, so it is tempting to potter straight downstairs. In any case pubs are rapidly closing down. Urban life is sinking into a Hobbesian state of uncivilised nature: solitary, poor, nasty and caught short. A few years ago, a couple of Birkbeck students set up a Nobel Prize-worthy Twitter account called “London Loo Codes”. They realised that there were plenty of toilets in London, but rarely can people get to them without paying, or buying something, or knowing the door code, or just finding them among all the fake Harry Potter merch shops. So they did what all good busybodies do and started a spreadsheet. They crowd-sourced all the codes and put them in a public document; they posted hacks (dangle a big scarf over the barriers at many pay-to-enter toilets, and they’ll be tricked into opening for you); and they made a very good point: in a 21st-century megacity, why is it so hard to find a pot to piss in? Alas, these loo-tilitarian Robin Hoods seem to have given up. For all we know, they were flushed away to sleep with the fishes by the Big Bog cartel. So we’re back fending for ourselves. In London, five-star hotels are my preferred public convenience. I’d urge you to join me (not literally, please) in this minor eat-the-rich act. It is easy. Just waltz – for it is always best to waltz – straight over to whichever corridor is closest to reception, glowering wealthily as you go at whoever is manning it, and the bathroom will be there on the left. Scared of being stopped? Don’t be. In such establishments, staff are trained never to cause a scene, so they won’t. But if you want to be doubly sure, simply put your phone to your ear and loudly say the following: “Yes hi, I’m at your hotel now, shall I wait for you in reception? OK, see you in a moment.” What kind of wretched place would deny you directions after that? Pubs are even easier. I reckon I’m the most adept person in the south-east at walking into a bar, scanning for the Gents sign while looking around as if to be pleasantly surprised that my many, many friends haven’t arrived yet, and then moseying directly to the lav. It’s not the sexiest party trick, I grant you, but it is the most useful. Confidence is the loo code. And that feeling of walking out, now at ease, the cruel system beaten? Priceless. It certainly beats having to spend a penny.

Mi sentivo come un criminale braccato, forse l'assassino di bambini interpretato da Peter Lorre nel film M (1931). Ero sceso dalla metropolitana a Green Park per comprare alcune cose da Marks & Spencer, e poi ovviamente volevo andare al gabinetto. Sono rimasto sorpreso e felice di trovare i gabinetti pubblici della stazione ancora aperti alle 20:00, o meglio un cartello sui Gents chiusi che diceva: “Per favore usate le Ladies”. Questo era un grande tabù da violare, un po' come essere invitati a rimpinzarsi di un cadavere per cena. Non è esattamente una cosa sessuale. Dopotutto, a casa uso lo stesso bagno delle donne senza pensarci due volte. Deve avere qualcosa a che fare con i “ruoli di genere”. Nella mia vita, i ragazzini giocavano a cowboy e indiani, sparando con i revolver per uccidere gli indiani, che lanciavano frecce per uccidere i cowboy. Le bambine giocavano ai tea party delle bambole. Ciò è stato senza dubbio rafforzato socialmente come preparazione al matrimonio e al vivere felici e contenti. Ad ogni modo, entrai con sicurezza nelle Ladies, grato che i cubicoli nascondessero eventuali osservatori. Era più pulito e meno puzzolente del Gents. Non è stato dato alcun allarme, ma avevo sicuramente ragione ad avere paura, perché le clienti probabilmente non si erano rese conto di essere state invitate a condividere. E forse l'avviso sulla porta dei Gents era uno scherzo. Ma in assenza di Signore ospitali, dove dovrei andare?La BBC ha recentemente riferito che in Galles le persone restano a casa per paura di non trovare un bagno pubblico. Blaenau Gwent non ne ha fornito nessuno. Bridgend ne ha forniti 26, ma 23 di essi sono stati “temporaneamente chiusi”. Dove il Galles è in testa, Westminster può essere molto indietro? Il mio solito ricorso è ad un pub. Le buone maniere da pub richiedono che tu compri un drink se usi il bagno. Ma le bevande sono diventate così costose – sterline per un’acqua tonica – e talvolta il personale del bar è indaffarato, quindi è forte la tentazione di sgambettare direttamente al piano di sotto. In ogni caso i pub stanno chiudendo rapidamente. La vita urbana sta sprofondando in uno stato hobbesiano di natura incivile: solitaria, povera, cattiva e colta di sorpresa. Alcuni anni fa, una coppia di studenti della Birkbeck ha creato un account Twitter degno del Premio Nobel chiamato “London Loo Codes”. Si sono resi conto che c'erano moltissimi bagni a Londra, ma raramente le persone possono accedervi senza pagare, o comprare qualcosa, o conoscere il codice della porta, o semplicemente trovarli tra tutti i falsi negozi di merchandising di Harry Potter. Quindi hanno fatto quello che fanno tutti i bravi ficcanaso e hanno avviato un foglio di calcolo. Hanno raccolto tutti i codici in crowdsourcing e li hanno inseriti in un documento pubblico; hanno pubblicato degli hack (fai penzolare una grande sciarpa oltre le barriere in molti bagni a pagamento e saranno indotti ad aprirli per te); e hanno sottolineato molto bene: in una megalopoli del 21° secolo, perché è così difficile trovare un vaso in cui pisciare?Ahimè, questi Robin Hood tilitari sembrano essersi arresi. Per quanto ne sappiamo, furono gettati via per dormire con i pesci dal cartello Big Bog. Quindi siamo tornati a badare a noi stessi. A Londra gli hotel a cinque stelle sono il mio servizio pubblico preferito. Ti esorto a unirti a me (non letteralmente, per favore) in questo piccolo atto mangia-ricchi. È facile. Basta ballare il valzer – perché è sempre meglio ballare il valzer – direttamente nel corridoio più vicino alla reception, guardando in cagnesco chi lo gestisce, e il bagno sarà lì sulla sinistra. Paura di essere fermato? Non esserlo. In tali strutture, il personale è addestrato a non provocare mai una scenata, quindi non lo farà. Ma se vuoi essere ancora più sicuro, ti basterà avvicinare il telefono all’orecchio e dire ad alta voce quanto segue: “Sì ciao, sono al tuo hotel adesso, ti aspetto alla reception? Ok, ci vediamo tra un attimo." Che razza di posto disgraziato ti negherebbe le indicazioni dopo? I pub sono ancora più facili. Credo di essere la persona più abile nel sud-est nell'entrare in un bar, cercare l'insegna Gents mentre mi guardo intorno come se fossi piacevolmente sorpreso dal fatto che i miei tanti, molti amici non siano ancora arrivati, e poi passeggiare direttamente al lav. Non è il trucco da festa più sexy, te lo concedo, ma è il più utile. La fiducia è il codice del bagno.E quella sensazione di uscire, ora a mio agio, il sistema crudele battuto? Inestimabile. Sicuramente batte a dover trascorrere un centesimo.