The foreword to the exhibition book states that while “facts continue to matter” in discussions of slavery, “anger, frustration and sadness – historic and present – are also important considerations”. A central claim in the book is that “slave trade financial instruments shaped the intellectual life of the university by supporting the country’s most renowned mathematicians and scientists”. The museum itself welcomes visitors with a sign setting out its own links to the slave trade. Hawking, Darwin, physicist Arthur Eddington, and “father of the computer” Charles Babbage held Lucasian and Plumian professorships respectively.
La prefazione al libro della mostra afferma che mentre i "fatti continuano a importare" nelle discussioni sulla schiavitù, "rabbia, frustrazione e tristezza - storica e presente - sono anche considerazioni importanti". Un'affermazione centrale nel libro è che "gli strumenti finanziari del commercio di schiavi hanno modellato la vita intellettuale dell'università sostenendo i matematici e gli scienziati più rinomati del paese". Il museo stesso accoglie i visitatori con un cartello che stabilisce i propri collegamenti al commercio di schiavi. Hawking, Darwin, il fisico Arthur Eddington e "padre del computer" Charles Babbage detenevano rispettivamente professore di professori luccasiani e plumiani.
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