The boss of JD Wetherspoon has emerged as an unlikely champion of corporate diversity amid a clampdown on “woke companies” by Donald Trump. Sir Tim Martin, founder and chairman of the pub chain, said that corporate diversity policies have been “politicised and weaponised” and called for common sense on the topic, which has become a flashpoint in the culture wars. Mr Trump has scrapped diversity, equity and inclusion (DEI) initiatives across the US government and vowed to single out “woke companies” that maintain such policies. It has prompted a string of businesses to either water down or scrap DEI schemes. However, Sir Tim said: “Diversity is an excellent principle if interpreted sensibly, but it’s become politicised and weaponised, so common sense is in short supply. “You shouldn’t adopt inflexible diversity quotas to keep the corporate governance lobby happy – and you shouldn’t ditch your sensible diversity policies just because Donald says so.”

Il capo di JD Wetherspoon è emerso come un improbabile campione della diversità aziendale in mezzo a un blocco delle "compagnie sveglia" di Donald Trump. Sir Tim Martin, fondatore e presidente della catena dei pub, ha affermato che le politiche di diversità aziendale sono state "politicizzate e armate" e hanno chiesto il buon senso sull'argomento, che è diventato un punto di flash nelle guerre della cultura. Trump ha demolito le iniziative di diversità, equità e inclusione (DEI) in tutto il governo degli Stati Uniti e ha promesso di individuare "società svegliate" che mantengono tali politiche. Ha spinto una serie di aziende ad annaffiare o scartare gli schemi dei. Tuttavia, Sir Tim ha dichiarato: "La diversità è un principio eccellente se interpretato in modo ragionevole, ma è diventato politicizzato e armato, quindi il buon senso è scarsamente rifornito." Non dovresti adottare quote di diversità inflessibili per mantenere felice la lobby del governo societario - e non dovresti abbandonare le tue sensibili politiche di diversità solo perché dice così. "