We’re all free market purists now. Today’s airwaves are full of people reminding us that David Ricardo was right and that President Trump’s tariffs will boost inflation, increase costs, and hit global growth. Obviously I agree. Taken in isolation, tariffs worsen economic outcomes. But the same is true of many other policies very much approved of by the right-thinking majority: planning rules, stamp duty, the minimum wage, trade union rights, unfair dismissal laws, environmental regulations – the list extends indefinitely. We do these things because we think simple maximisation of economic output is not the only objective. (In fact it seems about the last thing we think of nowadays – but that’s a separate point.) So set aside the folk memory of the Great Depression, and try to look at tariffs in a non-hysterical way, as a policy with rational political aims. I don’t claim that Donald Trump has reinvented the laws of economics; I claim that he may be trying to do something other than maximise short-run output. Trump and JD Vance say the US economy has hollowed out, with disastrous social consequences. US businesses have shifted activity overseas. China’s entry to the WTO produced a wave of cheap imported products. And the under-valued euro for most of that disaster-zone currency’s lifetime has made Germany a super-competitive exporter.

Ora siamo tutti puristi del libero mercato. Le onde radio di oggi sono piene di persone che ci ricordano che David Ricardo aveva ragione e che le tariffe del presidente Trump aumenteranno l'inflazione, aumenteranno i costi e raggiungerà la crescita globale. Ovviamente sono d'accordo. Presi in isolamento, le tariffe peggiorano i risultati economici. Ma lo stesso vale per molte altre politiche molto approvate dalla maggioranza di destra: regole di pianificazione, tassa di bollo, salario minimo, diritti sindacali, leggi di licenziamento ingiusto, regolamenti ambientali: l'elenco si estende indefinitamente. Facciamo queste cose perché pensiamo che la semplice massimizzazione della produzione economica non sia l'unico obiettivo. (In effetti sembra che l'ultima cosa a cui pensiamo al giorno d'oggi - ma questo è un punto separato.) Quindi mettere da parte la memoria popolare della Grande Depressione e provare a guardare le tariffe in modo non isterico, come politica con obiettivi politici razionali. Non sostengo che Donald Trump abbia reinventato le leggi dell'economia; Sostengo che potrebbe provare a fare qualcosa di diverso da massimizzare l'output a breve termine. Trump e JD Vance affermano che l'economia americana ha scavato, con disastrose conseguenze sociali. Le imprese statunitensi hanno spostato attività all'estero. L'ingresso della Cina all'OMC ha prodotto un'ondata di prodotti importati a basso costo. E l'euro sottovalutato per la maggior parte della vita di quel disastro-zone ha reso la Germania un esportatore super competitivo.