If there is one thing that Eurocrats care about even more than our trade and our fishing grounds, it is being able to educate their children at UK universities, subsidised by the British taxpayer. Hence, we read, the idea of a youth mobility scheme – which was an EU rather than a British demand in the first place – is contingent on letting European students pay British rather than foreign rates. Again and again, the EU is demanding payment in exchange for accepting payment. It plainly has the measure of the people on our side of the table. A wiser approach would be to sit tight and ask for nothing. We are doing perfectly well where we are. We have the most comprehensive trade deal that the EU has ever signed with any country that is not in the process of joining. We really don’t need any of the initiatives that are on the table. But, just as with the Chagos negotiations, the other side senses that Labour takes pride in rising above what it sees as a nationalist and small-minded interpretation of the British interest. Then again, Labour strategists seem to have had the nous to shelve the Chagos deal, belatedly waking up to the fact that handing money to foreigners while hiking taxes at home is not a winning combination. If they were to take a similar attitude to the EU reset, they might reverse their slide in the polls. But, deep down, we know that they won’t. In their souls, they had already surrendered before the talks began.

Se c'è una cosa di cui gli Eurocratici si preoccupano anche di più del nostro commercio e dei nostri terreni di pesca, è in grado di educare i propri figli nelle università del Regno Unito, sovvenzionata dal contribuente britannico. Quindi, leggiamo, l'idea di uno schema di mobilità giovanile - che era in primo luogo una domanda dell'UE piuttosto che britannica - dipende dal consentire agli studenti europei pagare i tassi britannici piuttosto che estere. Ancora e ancora, l'UE chiede il pagamento in cambio dell'accettazione del pagamento. Ha chiaramente la misura delle persone dalla nostra parte del tavolo. Un approccio più saggio sarebbe quello di sedersi e non chiedere nulla. Stiamo andando perfettamente bene dove siamo. Abbiamo l'accordo commerciale più completo che l'UE abbia mai firmato con qualsiasi paese che non sia in procinto di unirsi. Non abbiamo davvero bisogno di nessuna delle iniziative sul tavolo. Ma, proprio come con i negoziati di Chagos, l'altra parte rileva che il lavoro è orgoglioso di salire al di sopra di ciò che vede come un'interpretazione nazionalista e di mentalità di mentalità dell'interesse britannico. Poi di nuovo, gli strateghi del lavoro sembrano aver avuto il nous per accantonare l'accordo di Chagos, svegliandosi tardivamente al fatto che consegnare denaro agli stranieri durante le tasse escursioni a casa non è una combinazione vincente. Se dovessero assumere un atteggiamento simile per il ripristino dell'UE, potrebbero invertire la loro diapositiva nei sondaggi. Ma, in fondo, sappiamo che non lo faranno.Nelle loro anime, si erano già arresi prima dell'inizio dei colloqui.