Born in Aimorés, Brazil, Sebastião Salgado trained as an economist before becoming a photographer in the early 1970s. He earned an MA in economics from São Paulo University in 1968 and a PhD in economics from the University of Paris in 1971. His work at the International Coffee Organization in London required him to make frequent trips to Africa, and his desire to document these experiences sparked his interest in photography; by 1974 he was freelancing as a photojournalist for the Sygma agency in Paris. He then worked for Gamma from 1975 until 1979, when he joined Magnum, the international photography cooperative founded in 1947 by Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, George Rodger and Chim (David Seymour). Salgado has produced a number of extended documentary series throughout his career, several of which have been published. These include Sahel: L'homme en détresse (1986), Other Americas (1986), An Uncertain Grace (1990), and Workers (1993), a worldwide investigation of the increasing obsolescence of manual labor. Salgado has won many honors for his work, among them the Eugene Smith Award for Humanitarian Photography, two ICP Infinity Awards for Journalism, the Erna and Victor Hasselblad Award, and the Arles International Festival's prize for best photography book of the year for Workers. Sebastião Salgado's straightforward photographs portray individuals living in desperate economic circumstances. Because he insists on presenting his pictures in series, rather than individually, and because each work's point of view refuses to separate subject from context, Salgado achieves a difficult task. His photographs impart the dignity and integrity of his subjects without forcing their heroism or implicitly soliciting pity, as many other photographs from the Third World do. Salgado's photography communicates a subtle understanding of social and economic situations that is seldom available in other photographers' representations of similar themes.

Nato a Aimorés, in Brasile, Sebastião Salgado si è allenato come economista prima di diventare un fotografo nei primi anni '70. Ha conseguito un Master in Economia presso l'Università di San Paolo nel 1968 e un dottorato in economia presso l'Università di Parigi nel 1971. Il suo lavoro presso l'Organizzazione internazionale del caffè di Londra gli ha richiesto di fare frequenti viaggi in Africa e il suo desiderio di documentare queste esperienze ha suscitato il suo interesse per la fotografia; Nel 1974 era freelance come fotoreporter per l'agenzia Sygma di Parigi. Ha quindi lavorato per Gamma dal 1975 al 1979, quando si è unito a Magnum, la cooperativa di fotografia internazionale fondata nel 1947 da Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, George Rodger e Chim (David Seymour). Salgado ha prodotto una serie di serie documentarie estese durante la sua carriera, molte delle quali sono state pubblicate. Questi includono Sahel: L'Homme En Détresse (1986), Altre Americhe (1986), una grazia incerta (1990) e Workers (1993), un'indagine mondiale sulla crescente obsolescenza del lavoro manuale. Salgado ha vinto molti onori per il suo lavoro, tra cui il premio Eugene Smith per la fotografia umanitaria, due premi ICP Infinity per il giornalismo, il premio ERNA e Victor Hasselblad e il premio del Festival Internazionale di Arles per il miglior libro di fotografie dell'anno per i lavoratori.Le semplici fotografie di Sebastião Salgado ritraggono le persone che vivono in circostanze economiche disperate. Poiché insiste nel presentare le sue immagini in serie, piuttosto che individualmente, e poiché il punto di vista di ogni lavoro rifiuta di separare il soggetto dal contesto, Salgado raggiunge un compito difficile. Le sue fotografie impartiscono la dignità e l'integrità dei suoi soggetti senza forzare il loro eroismo o sollecitare implicitamente pietà, come fanno molte altre fotografie del terzo mondo. La fotografia di Salgado comunica una sottile comprensione delle situazioni sociali ed economiche che raramente è disponibile nelle rappresentazioni di altri fotografi di temi simili.