Thomas Bach, the IOC president, has gone even further, claiming that the results are the product of a Russian-led misinformation campaign. He pointed out in an interview earlier this year that the IBA, headed by Russia’s Umar Kremlev, had been stripped of IOC recognition in a row over ethics and financial management. The official authentication of the Indian laboratory that conducted the tests on Khelif increases the pressure on the IOC to explain why it believes the results are illegitimate. It also makes any potential comeback by Khelif far more complicated. Outwardly the 26-year-old has been defiant, even vowing to win a second successive Olympic gold medal in Los Angeles in 2028. But World Boxing has ruled that Khelif is ineligible to enter future events as a woman without first submitting to the same chromosome testing that has already triggered the boxer’s disqualification at global level. The governing body, provisionally approved to run Olympic boxing in LA, has announced that all athletes in its competitions over 18 years old must undergo a polymerase chain reaction (PCR) genetic test to determine their sex. The test detects chromosomal material through a mouth swab, saliva or blood. Khelif, who was allowed to box in Paris because of female passport status, has failed to provide any evidence of having female chromosomes in the nine months since the scandal erupted.

Thomas Bach, il presidente del CIO, è andato ancora oltre, sostenendo che i risultati sono il prodotto di una campagna di disinformazione a guida russa. Ha sottolineato in un'intervista all'inizio di quest'anno che l'IBA, guidato dall'Umar Kremlev russo, era stato spogliato del riconoscimento del CIO di seguito per l'etica e la gestione finanziaria. L'autenticazione ufficiale del laboratorio indiano che ha condotto i test su Khelif aumenta la pressione sul CIO per spiegare perché crede che i risultati siano illegittimi. Rende anche qualsiasi potenziale ritorno di Khelif molto più complicato. Esternamente il 26enne è stato ribelle, anche promettendo di vincere una seconda medaglia d'oro olimpica successiva a Los Angeles nel 2028. Ma la boxe mondiale ha stabilito che Khelif non è ammissibile a partecipare a eventi futuri come donna senza prima sottoporsi allo stesso test cromosomico che ha già scatenato la disqualifica del pugile a livello globale. L'organo di governo, approvato provvisoriamente per gestire la boxe olimpica a Los Angeles, ha annunciato che tutti gli atleti nelle sue competizioni di età superiore ai 18 anni devono sottoporsi a un test genetico a catena della polimerasi (PCR) per determinare il loro sesso. Il test rileva materiale cromosomico attraverso un tampone per la bocca, una saliva o sangue. Khelif, a cui è stato permesso di fare la scatola a Parigi a causa dello stato del passaporto femminile, non ha fornito alcuna prova di avere cromosomi femminili nei nove mesi successivi allo scandalo.