Ironically, it was mainly women who criticised the idea. By 1888, less than a quarter of the 1,060 seats allocated on the Great Western were used. In protest, feminists who felt patronised by a paternalistic patriarchy defaulted to the smoking carriage instead. By 1977, the idea was abandoned altogether and replaced with a focus on more visible, open-plan seating. Similar concerns persist today. In a society already so fractured it’s at risk of shattering, creating more divisions could be seen as morally irresponsible. Increasingly nuanced definitions of gender also demand and deserve greater attention. Even so, there is still a need and desire amongst all travellers for safe spaces. When Slovakia’s state railway company ZSSK introduced women-only train carriages last year, they also brought in silent compartments. In Germany, Deutsche Bahn are reportedly considering “cuddle compartments” with frosted glass for greater privacy. All these moves have been made primarily to improve comfort and customer experience. We all travel differently with varying priorities – some people prefer to block out the use of mobile phones and crying children, others would rather rest easy in the knowledge they are not sharing a seat with male strangers. Women-only forms of public transport are not a solution for gender-based violence, but they do provide solo travellers with options. Personally, I’d love to see female rows set aside on planes to avoid the tyranny of man-spreading. While I never board trains, buses or ferries assuming every man is a threat, I do feel safer being surrounded by women. Most of the time I have the choice – something every man, woman, trans-gender or non-binary person should be entitled to enjoy.

Per ironia della sorte, sono state soprattutto le donne a criticare l’idea. Nel 1888 furono utilizzati meno di un quarto dei 1.060 posti assegnati al Great Western. Per protesta, le femministe che si sentivano condiscendenti di un patriarcato paternalistico abbandonarono invece la carrozza fumante. Nel 1977, l'idea fu abbandonata del tutto e sostituita con un focus su posti a sedere più visibili e a pianta aperta. Preoccupazioni simili persistono oggi. In una società già così fratturata che rischia di frantumarsi, creare ulteriori divisioni potrebbe essere visto come moralmente irresponsabile. Anche le definizioni di genere sempre più sfumate richiedono e meritano maggiore attenzione. Anche così, c’è ancora il bisogno e il desiderio di spazi sicuri da parte di tutti i viaggiatori. Quando l’anno scorso la compagnia ferroviaria statale slovacca ZSSK ha introdotto le carrozze ferroviarie per sole donne, ha introdotto anche scompartimenti silenziosi. In Germania, secondo quanto riferito, la Deutsche Bahn sta prendendo in considerazione “compartimenti coccolosi” con vetro smerigliato per una maggiore privacy. Tutte queste mosse sono state fatte principalmente per migliorare il comfort e l’esperienza del cliente. Viaggiamo tutti in modo diverso con priorità diverse: alcune persone preferiscono bloccare l'uso dei telefoni cellulari e i bambini che piangono, altri preferiscono stare tranquilli sapendo che non condividono il posto con sconosciuti di sesso maschile. Le forme di trasporto pubblico riservate alle donne non rappresentano una soluzione alla violenza di genere, ma offrono delle opzioni a chi viaggia da solo.Personalmente, mi piacerebbe vedere le file femminili messe da parte sugli aerei per evitare la tirannia della diffusione degli uomini. Anche se non salgo mai su treni, autobus o traghetti dando per scontato che ogni uomo sia una minaccia, mi sento più sicura quando sono circondata da donne. Nella maggior parte dei casi ho la possibilità di scegliere: qualcosa di cui ogni uomo, donna, persona transgender o non binaria dovrebbe avere il diritto di godere.