It turns out, based on the Supreme Court ruling earlier this year clarifying the Equality Act, that I was right. But someone secretly reported me to the leadership and, incredibly, Girlguiding paid a professional employment investigator to compile a file on me. The experience was enormously stressful and went on for six months. Girlguiding said it had taken advice from Stonewall and the controversial lobby group Gendered Intelligence, and that’s where I believe the organisation’s problems stemmed from. It also posted links on its website to the trans charity Mermaids. Eventually, Girlguiding’s county commissioner for north-west Lancashire invited me to a meeting in a local four-star hotel – just the beginning of the huge amount of money that Girlguiding wasted on this case – and expelled me for “publicly bringing the organisation into disrepute”. I was in tears. My daughter couldn’t join Rainbows, the Girlguiding group for children up to the age of seven, when she turned five in spring 2020, because I wasn’t even allowed to accompany her to meetings (even though meetings were online at the time, due to the Covid pandemic). I felt so disappointed that she couldn’t belong to this movement that I’d been part of since I was a girl. Other local Guiders stopped speaking to me. They still ignore me today. I appealed, but the expulsion was upheld on the grounds that I “would not uphold all Girlguiding regulations” – I’d pointed out that I couldn’t obey any that conflicted with safeguarding – although the points relating to social-media posts were dropped.

Si scopre, sulla base della sentenza della Corte Suprema all’inizio di quest’anno che ha chiarito l’Equality Act, che avevo ragione. Ma qualcuno mi ha denunciato segretamente alla direzione e, incredibilmente, Girlguiding ha pagato un investigatore professionista del lavoro per compilare un dossier su di me. L'esperienza fu enormemente stressante e durò sei mesi. Girlguiding ha affermato di aver seguito il consiglio di Stonewall e del controverso gruppo di lobby Gendered Intelligence, ed è da lì che credo che provengano i problemi dell’organizzazione. Ha anche pubblicato collegamenti sul suo sito web all'organizzazione benefica trans Sirene. Alla fine, il commissario della contea di Girlguiding per il Lancashire nord-occidentale mi ha invitato a un incontro in un hotel a quattro stelle locale – solo l’inizio dell’enorme quantità di denaro che Girlguiding ha sprecato in questo caso – e mi ha espulso per “aver pubblicamente screditato l’organizzazione”. Ero in lacrime. Mia figlia non ha potuto iscriversi a Rainbows, il gruppo Girlguiding per bambini fino ai sette anni, quando ne ha compiuti cinque nella primavera del 2020, perché non mi era nemmeno permesso accompagnarla agli incontri (anche se all’epoca gli incontri erano online, a causa della pandemia di Covid). Mi sentivo così delusa dal fatto che non potesse appartenere a questo movimento di cui facevo parte fin da quando ero ragazza. Altre Guide locali hanno smesso di parlarmi. Ancora oggi mi ignorano.Ho presentato ricorso, ma l’espulsione è stata confermata in quanto “non avrei rispettato tutte le regole del Girlguiding” – avevo sottolineato che non potevo obbedire a nessuna che fosse in conflitto con la tutela – anche se i punti relativi ai post sui social media sono stati abbandonati.